Centro di documentazione sull'emigrazione parmense
Documenti sull'emigrazione Parmense
Mappa della provincia di Parma
Approfondimenti tematici
Contatti
Visitatori
Oggi
13
Ieri
73
Questa settimana
133
La scorsa settimana
355
Questo mese
1500
Lo scorso mese
1453
Totale
427618
Rimesse e investimenti
Quello delle rimesse o, più in generale, dell’invio dei risparmi degli emigrati verso i luoghi di origine è, ovviamente, uno degli aspetti più importanti dell’emigrazione; purtroppo, in proposito, abbiamo, allo stato attuale delle ricerche, soltanto frammenti di dati e, per di più, con una disaggregazione soltanto regionale.
La miglior serie di dati di cui per ora disponiamo è quella che fornisce l’ammontare dei Vaglia postali internazionali pagati dagli Uffici postali del Regno negli anni 1907-1925, classificati secondo le regioni di destinazione e i paesi di provenienza; tali vaglia costituivano soltanto in parte rimessa reale di denaro e, in misura assai notevole riguardavano pagamenti di commissioni effettuati in Italia
Per l’Emilia, si tratta di oltre 1.800.000 vaglia, con un massimo nel 1907, pari a 188.518 vaglia ed un minimo nel 1921 (28.379 vaglia).
I paesi dai quali sono stati inviati il maggior numero di vaglia sono la Francia con 618.556 vaglia, oltre un terzo del totale, seguita dalla Svizzera, con 453.487 vaglia (un quarto del totale) anche se, nei primi anni osservati, era ad essa che spettava il primato, raggiunto dalla Francia nel 1913 e poi mantenuto con una forte impennata nei primi anni Venti
Gli Stati Uniti sono al terzo posto con 253.232 vaglia, precedendo di un soffio la Germania, ovviamente scomparsa negli anni della guerra.
Vaglia postali internazionali pagati dagli uffici postali dell'Emilianegli anni 1907-1925 - importi in lire correnti
Paese di provenienza
Importo medio delle rimesse
incidenza % sul numero delle rimesse
incidenza % sul valore delle rimesse
Francia
105,73
34,24
35,87
Stati Uniti
200,88
14,02
27,90
Svizzera
51,99
25,10
12,93
Germania
83,64
13,86
11,49
Altri paesi d'Europa
118,79
4,59
5,40
Africa Mediterranea
81,00
2,00
1,61
Canada
237,53
0,45
1,07
Brasile
105,70
0,18
0,19
Argentina
138,86
0,10
0,14
Altri paesi d'America
97,81
0,07
0,07
Oceania
89,86
0,07
0,06
Asia
86,38
0,05
0,05
Austria-Ungheria
59,74
0,05
0,03
Uruguay
111,11
0,03
0,03
Colonie francesi e portoghesi
163,47
0,00
0,01
Altri paesi d' Africa
40,00
0,00
0,00
L’ammontare dei vaglia risulta assai variabile da paese a paese e nel tempo; limitandosi a sommare i dati espressi in lire correnti, si può rilevare che, anche sotto questo profilo, il primo posto spetta alla Francia, che sfiora il 36%; al secondo posto, gli Stati Uniti, che superano la Svizzera di più del doppio, in forza di vaglia che, in media, avevano un valore quadruplo di quelli spediti dalla Svizzera.
Per poter accennare in modo più corretto al valore monetario di tali rimesse, occorre esprimerlo con moneta a valore costante: è infatti da tener presente che il valore della lira, tra il 1907 e il 1925, si è ridotto ad un quinto.
Utilizzando gli indicatori Istat, se ne è calcolato il valore in lire 2007 (ovviamente ricalcolato dal valore dell’euro corrente in quell’anno); nel periodo e con il mezzo di pagamento osservati, gli emigrati inviarono in Emilia quasi 920 miliardi di lire.
Clicca sull'immagine per scaricare il file
Clicca sull'immagine per scaricare il file
Clicca sull'immagine per scaricare il file
Clicca sull'immagine per scaricare il file
Clicca sull'immagine per scaricare il file
Per gli stessi anni, si dispone di un’altra serie; si tratta di altri 29 miliardi di lire (a valore costante 2007)
[I dati sono tratti da: COMMISSARIATO GENERALE DELL’EMIGRAZIONE, Annuario statistico dell'emigrazione italiana dal 1876 al 1925, Roma, 1926]
Se si considera che si tratta di dati parziali, che molti fondi non venivano trasferiti attraverso il sistema bancario-postale, ma portati direttamente al rientro o inviati per mezzo di persone di fiducia; se si considera, infine, che, nel periodo considerato, l’emigrazione parmense rappresentava circa il 20% di quella regionale, si può avere un’idea dell’incidenza dei fondi provenienti dall’emigrazione sull’economia locale.
Per questa, soprattutto per il Valtarese, qualche ulteriore interessante dato ci proviene da uno scritto di Francesco Marchini, Montanari all’estero, pubblicato nel 1939, nel quale mette in evidenza, l’importanza delle rimesse degli emigrati per sostenere gli investimenti locali nell’edilizia e in proprietà terriere, il livello dei consumi e dei risparmi.
La grande emigrazione
Ricerca nell'archivio del centro di documentazione: nome di persone o località