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![]() Finita la Seconda guerra mondiale, in un contesto di profonda evoluzione sociale ed economica, che segna il completarsi della trasformazione da società contadina a società urbano-industriale, per quasi un trentennio si sviluppano, nel territorio parmense, processi migratori, verso l’interno e verso l’estero, di portata senza precedenti: la popolazione abbandona le montagne e le campagne per dirigersi verso il Capoluogo, altre città della regione e dell’Italia del Nord; verso l’estero: circa 23.000, di cui 17.000 in Europa e 5.000 in America. Il processo tende ad esaurirsi alla metà degli anni Settanta, ma, a tutt’oggi, 18.000 parmensi risiedono all’estero Con gli anni Ottanta, si avvia il flusso di immigrazione dall’estero, tutt’ora in piena evoluzione.
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