Centro di documentazione sull'emigrazione parmense

Documenti sull'emigrazione Parmense

Mappa della provincia di Parma

Approfondimenti tematici

Contatti

Visitatori

mod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_counter
mod_vvisit_counterOggi15
mod_vvisit_counterIeri23
mod_vvisit_counterQuesta settimana15
mod_vvisit_counterLa scorsa settimana281
mod_vvisit_counterQuesto mese296
mod_vvisit_counterLo scorso mese1349
mod_vvisit_counterTotale452785

Nel Cinquecento l’emigrazione era già un fenomeno diffuso nell'Appennino parmense: soprattutto, ma non soltanto, emigrazione stagionale, diretta verso le Maremme toscane e laziali, così come era prevalentemente, ma non esclusivamente, maschile, in quanto anche le donne, sia pure in numero minore, migravano.
I migranti parmensi erano impegnati in lavori agricoli o forestali.
Come già i Malaspina, anche i Landi, Principi della Valle del Taro, emanarono, sul finire del secolo, Grida e Statuti che miravano a controllare l’emigrazione; altrettanto faranno, all’inizio del Seicento, i Farnese per il Ducato di Parma, con l’editto di Caprarola..

 

Il Cinquecento

Ricerca nell'archivio del centro di documentazione: nome di persone o località