Abbiamo già accennato ai luoghi di destinazione dell’emigrazione parmense nel 1871; la tabella seguente mostra la situazione dell’emigrazione nel corso del 1876: la Francia era ancora la destinazione di gran lunga prevalente (quasi il 53% del totale, che diventerebbe il 57% considerando anche l’Algeria, allora dominio francese); al secondo posto, la Svizzera (16%) e poi, dal 7% in giù, gli altri paesi
Paesi di destinazione - anno 1876
Paesi di destinazione
Emigrazione
Emigrazione
propria
temporanea
totale
propria
temporanea
totale
Provincia di Parma
Provincia di Piacenza
Francia
1
652
653
176
377
553
Svizzera
203
203
6
80
86
Germania
88
88
47
91
138
Austria - Ungheria
68
68
2
11
13
Russia
51
51
0
Algeria
1
45
46
0
Gran Bretagna
8
36
44
1
35
36
Spagna e Portogallo
19
19
4
11
15
Belgio e Olanda
19
19
2
10
12
Repubbliche della Plata
15
15
4
6
10
Stati Uniti e Canada
2
10
12
9
5
14
Altri stati dell'America meridionale e centrale
9
9
4
4
Egitto
5
5
0
Altri Stati
1
1
2
2
Scandinavia
13
20
33
Totale
12
1.221
1.233
264
652
916
Dal 1876, sono stati pubblicati i dati annuali;
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Come mostrano la tabella e il grafico, tra il 1876 e il 1922, un arco di quasi mezzo secolo, la Francia è rimasta la meta principale, con oltre 53.000 migranti, il 37% del totale; al secondo posto la Svizzera (17,5%) che, in qualche circostanza, soprattutto verso fine secolo e attorno al 1910, superò anche la stessa Francia; al terzo posto, gli Stati Uniti d’America (16%) verso i quali i maggiori flussi si registrarono tra il 1905 e il 1913.
Seguono Argentina (8%), Germania e Regno Unito.
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Nel periodo 1876-1934, l’emigrazione parmense ha rappresentato quasi il 20% dell’intera emigrazione dall’Emilia, tanto per l’emigrazione verso l’Europa e il bacino del Mediterraneo quanto verso i paesi trans-oceanici.
Particolarmente elevate le percentuali verso il Regno Unito (37,69), la Francia (26,36), gli Stati Uniti (25,32), l’Argentina (24,23).
Anche verso l’Africa l’emigrazione parmense ha rappresentato più del 24% di quella regionale e così – ma in questi casi si tratta di cifre assai modeste in valore assoluto - verso la regione del Rio de la Plata (40,06), l’Ungheria (26,50) e la Russia (24,86%).